01 Mar Riforma Cartabia: come cambieranno separazioni e divorzi
L’obiettivo principale della riforma Cartabia legge 27 settembre 2021, n. 134 (c.d. riforma Cartabia) in materia di famiglia è la riduzione del 40% dei tempi della giustizia civile. La riforma entrerà in vigore ufficialmente a partire da oggi, 1 marzo 2023, ma la sua applicazione avverrà in modo graduale.
Novità per il diritto di famiglia
Una volta che sarà attuata nella sua completezza, entro il 2024, la riforma dovrebbe portare alla nascita del Tribunale per le persone, i minorenni e le famiglie. In questo modo, si supererà l’attuale frammentazione di competenze, spaccate tra Tribunale ordinario, Tribunale per i minorenni e Giudice tutelare. Restano escluse da questo accorpamento solo le adozioni e i procedimenti di competenza delle sezioni Immigrazione.
La novità principale è che si avrà, per la prima volta, un unico rito: la causa non dovrà più avere due fasi, con la prima comparizione davanti al Presidente (udienza presidenziale) e successivamente davanti al Giudice istruttore.
Non mancano però i dubbi su come le cose potranno effettivamente andare. Le problematiche evidenziate dagli esperti sono principalmente 2: la carenza di magistrati specializzati e il divieto (introdotto sempre dalla riforma) di delegare le istruttorie di questo tipo ai giudici ordinari. Da un lato, dunque, si vogliono accorciare i tempi, ma dall’altro mancano i giudici che possono fissare le udienze. Il rischio è quello di finire in un cortocircuito nel quale a farne le spese sarebbero, ancora una volta, le famiglie.
Separazioni e divorzi
Per quanto riguarda separazioni e divorzi saranno gli avvocati di ciascuna delle parti coinvolte a raccogliere tutti gli elementi per chiedere la separazione, così che quando verrà presentato il ricorso al giudice, questo potrà convocare, entro tre mesi, l’udienza di separazione. Si potrà inoltre proporre contemporaneamente la domanda di separazione giudiziale e di divorzio contenzioso, accorciando così le tempistiche per le coppie che intendono terminare il proprio matrimonio.
Minori
Se la coppia ha figli minori gli avvocati dei coniugi dovranno presentare anche il cosiddetto “piano genitoriale”. Un resoconto dettagliato in cui i genitori spiegano come intendono regolare le attività dei figli relativamente alla scuola, alle attività extrascolastiche, ma anche per quanto riguarda le visite ai parenti e i periodi di vacanza. La riforma stabilisce inoltre che i minori devono sempre essere ascoltati dal giudice, indipendentemente dall’età.